L'idea

Durante il progetto abbiamo ideato e sperimentato numerose e differenti attività in cui si intrecciano l’esperienza dei luoghi, soprattutto ambienti naturali, con pratiche di scrittura. Ogni attività prende senso nel complesso della progettualità educativa e didattica entro cui è stata implementata che può prevedere momenti indoor e outdoor, nella scuola, nel territorio urbano e in fattoria didattica.

Gli ingredienti principali dell’approccio de La Foresta che Cresce sono: l’esperienza diretta in e con i luoghi e la natura, la sollecitazione e lo spazio per un pensiero narrativo e poetico, alcuni momenti dedicati all’esperienza personale e altri per la condivisione in gruppo, il ruolo del movimento e dell’esperienza percettiva, l’opportunità offerta per domande e pensieri ampi e imprevisti.

Abbiamo creato una mappa in cui poter collocare con flessibilità i diversi momenti e le differenti dimensioni dell’esperienza educativa outdoor, in cui ci si possa muovere con una certa libertà.

Crediamo che una buona progettazione educativa outdoor possa e debba muoversi fra queste quattro aree, integrandole con creatività e buon senso pedagogico.

Percepire e fare attenzione

Richiama a quelle proposte in cui è in primo piano l’esperienza del sentire: i cinque sensi sono i protagonisti dell’incontro con un luogo.

Costruire
e attraversare

Raccoglie alcune esperienze pratiche e concrete che tipiche della vita all’aria aperta, esperienze attive, di trasformazione e movimento nell’ambiente e nel territorio.

Immaginare
e comporre

Invita ad esplorare l’ambiente attraverso linguaggi diversi, creativi ed espressivi, dell’arte e dell’immaginazione.

Scrivere in
e con la natura

Rappresenta il momento vero e proprio della scrittura outdoor, sviluppato attraverso esperienze più lunghe e articolate.

Le ragioni alla base del progetto

Ragioni didattiche

Scuola all’aperto come possibilità di integrare esperienze di apprendimento in ambienti interni ed esterni in un orizzonte comune e significativo (Beames, Higgins & Nicol; Schenetti)

Didattica esperienziale e fenomenologica, in cui viene coltivata l’esperienza diretta, percettiva, personale e non pre-orientata in e con il mondo, accompagnandola a momenti di racconto, riflessione e meta-riflessione (Mortari)

Pratiche di scrittura osservativa come documentazione dell’esperienza dell’incontro con la natura e i luoghi e come esplorazione di sé e del mondo (Ingold, Guerra).

Ragioni pedagogiche

Educazione Ecologica, intesa come orientamento trasversale e non contenutistico, che promuova consapevolezza e pensiero ecologico a partire da una relazione di apprezzamento della natura e dei luoghi anche dal punto di vista affettivo ed estetico, in continuità con il pensiero proto ecologista (Thoreau, Leopold, Carson) ripreso recentemente fra gli altri da Luigina Mortari;

Pedagogia dell’adolescenza, intesa come valorizzazione del vissuto dell’adolescente nelle sue peculiarità evolutive, ma anche come capacità di offrire occasioni di interruzione e sfida, in modo da “superare un orizzonte egocentrico promuovendo opportunità di dialogo con qualcosa e/o qualcuno che sia altro da me” (Biesta G., The beautiful risk of education, 2013)

Lo sguardo poetico come possibilità esistenziale ed ecologica di portare nel linguaggio l’esperienza pre-riflessiva, corporea ed enigmatica del soggetto nel suo incontro con altro, umano e non umano (Ricoeur, Guardini, Zambrano) e la sua adeguatezza in ambito educativo (Koch, Maritain, Cambi)